Da cosa è influenzata la sindrome intestino irritabile (IBS)
La fisiopatologia della Sindrome Intestino Irritabile (IBS) è complessa e non ancora del tutto chiarita. Sono stati identificati dei fattori di rischio che includono la genetica, la dieta, le variazioni del microbiota intestinale e i fattori psicologici.
Tutti questi aspetti possono influenzare il cosiddetto asse bidirezionale intestino-cervello.
Sindrome intestino irritabile (IBS), i fattori di rischio nel dettaglio
Genetica – Molti studi richiamano una componente genetica alla base di questa sindrome: pazienti con IBS hanno un familiare con la stessa diagnosi o che manifesta sintomi simili. È anche vero che, all’interno delle famiglie, gli individui hanno la tendenza a condividere le stesse esperienze o le stesse esposizioni ambientali, il che potrebbe spiegare ugualmente l’IBS.
Dieta – I pazienti riconoscono spesso alcuni alimenti come fattori scatenanti alcuni sintomi dell’IBS (dolore addominale, gonfiore, flatulenza, etc). La dieta occidentale ad alto contenuto di zuccheri e grassi è associata maggiormente all’IBS. Alcuni pazienti con IBS dichiarano di trarre beneficio riducendo il consumo di oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli (FODMAPs).
Microbiota intestinale – È stato dimostrato che il microbiota fecale delle persone affette da IBS differisce significativamente da quello delle persone sane e potrebbe influenzare il transito attraverso il colon, contribuendo alle alterate abitudini intestinali. Queste scoperte hanno portato a pensare che intervenire sulla composizione del microbiota intestinale possa rappresentare un approccio efficace al trattamento dell’IBS.
Fattori psicologici – Stress, ansia e depressione sono frequentemente associate alla Sindrome Intestino Irritabile (IBS) e potrebbero esacerbarne i sintomi. Una meta-analisi ha evidenziato che la prevalenza di ansia e depressione tra i pazienti con IBS è del 23%. È importante sottolineare che i disturbi psicologici potrebbero essersi sviluppati come conseguenza della severità dell’IBS o potrebbero essere stati presenti già in precedenza ed aver contribuito all’insorgenza dei sintomi gastrointestinali.
BIBLIOGRAFIA