OSTEOARTOSI: quali sono i fattori di rischio?
L’osteoartrosi è tra le principali cause di dolore e disabilità a livello mondiale. Si stima che in Italia siano 4 milioni le persone affette da questa patologia, con una prevalenza maggiore per le donne rispetto agli uomini e con l’aumento correlato al crescere dell’età.
Essa può colpire qualsiasi articolazione sinoviale, sebbene l’anca, il ginocchio, la mano, il piede e la colonna vertebrale siano quelle più comunemente interessate. Nonostante la degenerazione della cartilagine sia la caratteristica più nota, è riconosciuto che l’osteoartrosi sia una patologia che coinvolge l’intera articolazione, provocando dei cambiamenti patologici nell’osso, nella sinovia, nei menischi e nei legamenti.
I FATTORI DI RISCHIO
- Genetica: diversi studi hanno dimostrato come ci sia una significante componente genetica nello sviluppo di questa patologia. In particolare, la componente ereditabile può arrivare fino al 50%. Questo significa che il fattore genetico gioca un ruolo fondamentale nella metà dei casi di osteoartrosi della popolazione generale.
- Indice di massa corporea: il peso corporeo elevato è un forte fattore di rischio per lo sviluppo di osteoartrosi. In particolare, le persone in sovrappeso (BMI 25-30) e le persone obese (BMI>30) hanno, rispettivamente, una probabilità doppia e tripla di incorrere nella patologia. A conferma di questo, la riduzione del peso corporeo comporta una riduzione del rischio di osteoartrosi al ginocchio.
- Stile di vita: il fumo di tabacco e il consumo di alcool sono associati ad un aumento del rischio di osteoartrosi. Anche una scorretta alimentazione può essere un fattore determinante. In particolare, la carenza di vitamina C sembra essere correlata allo sviluppo della patologia.
- Traumi: un danno all’articolazione (incluso un intervento chirurgico) può provocare l’insorgenza di osteoartrosi. In questo caso si parla di osteoartrosi post-traumatica (post-traumatic osteoarthritis, PTOA). A seguito di un trauma possono avvenire dei cambiamenti dannosi nella struttura dell’articolazione, soprattutto se i tessuti dell’articolazione sono esposti a sovraccarico durante l’infortunio.
- Attività fisica: una moderata attività fisica (come il running amatoriale) non aumenta il rischio di osteoartrosi. Tuttavia, l’attività fisica intensa aumenta il rischio di incorrere nella patologia. In generale, per abbassare il rischio di osteoartrosi è consigliabile un’attività fisica moderata, soprattutto per la popolazione anziana.
Fonti:
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