Neuropatie periferiche nuove cure: lo sport aiuta davvero?

In breve

Neuropatia periferica: cos’è e quanto è diffusa nella popolazione

Le neuropatie periferiche (NP) sono patologie che provocano il deterioramento e il malfunzionamento dei nervi periferici. In Italia, le NP colpiscono fino al 20% degli over 70, mentre a livello globale ne soffre circa il 6% della popolazione, pari a oltre 435 milioni di persone.

Le cause possono essere molteplici, tra cui lesioni traumatiche, infezioni virali e problemi metabolici.
In base all’origine, le NP si suddividono in ereditarie (dovute ad anomalie genetiche) e acquisite (secondarie ad altre condizioni). Le neuropatie periferiche acquisite si possono suddividere ulteriormente in sistemiche, come nel caso di quelle diabetiche, e localizzate che, nella maggior parte dei casi, sono causate da traumi, interventi chirurgici o compressioni esterne.

Le neuropatie periferiche localizzate più comuni sono:

  • sindrome del tunnel carpale;
  • sindrome tunnel cubitale;
  • radicolopatie cervicali (cervicalgia, cervicobrachialgia) e lombo-sacrali (lombalgia, lombocruralgia, lombosciatalgia).

Per quanto riguarda le NP sistemiche invece, la più comune è quella diabetica. Si tratta di una neuropatia determinata dalla presenza costante di alti livelli di zuccheri nel sangue che rendono l’ambiente ipossico e danneggiano le cellule nervose con conseguente disfunzione. I sintomi delle neuropatie diabetiche sono prevalentemente di tipo sensitivo come parestesie, dolori e intorpidimenti, a cui possono associarsi disturbi autonomici e altri sintomi deficitari.

I sintomi più comuni delle NP sono:

  • dolore;
  • formicolio;
  • intorpidimento;
  • debolezza muscolare.
neuropatie periferiche tunnel carpale polso

Neuropatie periferiche nuove cure e il ruolo dell’esercizio fisico

Tutti i benefici che comunemente si ottengono dall’esercizio fisico – miglioramento della funzione cardiovascolare, aumento della mobilità, miglioramento dell’umore – sono sicuramente validi anche per le persone che soffrono di neuropatie periferiche, ma con moderazione.

Ad esempio, in caso di neuropatie periferiche a carico degli arti inferiori, l’esercizio può favorire il corretto flusso di sangue e nutrienti verso i nervi di gambe e piedi, aiutare a ridurre il gonfiore alle gambe, rafforzare e stabilizzare i muscoli indeboliti e i tessuti di supporto. Inoltre, il movimento costante contribuisce a mantenere una migliore coordinazione e a ridurre il rischio di cadute, problema comune tra chi soffre di neuropatia periferica.

Ciò significa che l’esercizio fisico non solo è in grado di alleviare i sintomi correlati alle neuropatie periferiche, ma in molti casi può effettivamente rallentarne la progressione verso uno stadio più grave.

Le attività più consigliate per chi soffre di neuropatie periferiche comprendono esercizi che risultino meno traumatici per i muscoli e le articolazioni, come la camminata, lo yoga, lo stretching, il nuoto e il ciclismo. Si tratta di attività che vanno a migliorare due aspetti fondamentali per chi soffre di neuropatia e quindi ha difficoltà motorie: l’equilibrio e la postura.

Inoltre, con la supervisione di uno specialista quale il fisiatra, sarebbe molto utile introdurre allenamenti con i pesi, per aumentare la forza muscolare: potenziare i muscoli contribuisce a diminuire lo stress sui nervi periferici e a svolgere movimenti quotidiani in maggiore autonomia.

In ogni caso, è necessario un programma di esercizi personalizzato e basato sul tipo di paziente e il tipo di neuropatia che presenta; è dunque essenziale adattare l’attività fisica in base alle condizioni specifiche del paziente.

Infine, l’esercizio fisico ha un effetto positivo anche sulla salute mentale: aiuta a contrastare ansia e depressione, disturbi spesso associati alle neuropatie periferiche che hanno un decorso lungo e possono diventare condizioni croniche. In questo senso, lo sport, anche se praticato in forma leggera, stimola il rilascio di endorfine, migliorando il benessere generale e la qualità della vita.

Sport nella neuropatia periferica: come prevenire danni ai nervi

Chi soffre di neuropatie periferiche e vuole praticare sport deve prestare molta attenzione per prevenire ulteriori traumi o danni ai nervi.

Vediamo insieme alcuni consigli da tenere a mente:

  1. fare riscaldamento graduale prima di iniziare qualsiasi attività sportiva, per preparare i muscoli e le articolazioni; terminare poi l’esercizio fisico con dello stretching delicato per migliorare la flessibilità;
  2. controllare la postura per alleviare lo stress sui nervi periferici;
  3. proteggere i piedi e le mani, poiché la ridotta sensibilità può aumentare il rischio di lesioni: è consigliabile indossare calzature ammortizzate con supporto plantare in modo tale da evitare microtraumi e guanti imbottiti per proteggersi quando si usano eventuali attrezzi;
  4. cogliere i segnali del proprio corpo durante l’attività: se si avverte intorpidimento, formicolio o dolore, è importante interrompere l’attività e consultare uno specialista;
  5. affiancare l’esercizio con una corretta alimentazione e un adeguato riposo per favorire la rigenerazione nervosa.

Esempi di esercizi utili per chi soffre di neuropatie periferiche

Esistono diversi esercizi utili per chi soffre di neuropatie periferiche, focalizzati sul miglioramento della flessibilità muscolare, della mobilità e del potenziamento muscolare.
Ecco alcuni esempi:

  • per il tronco: siediti su una sedia, mantieni fermo il bacino e ruota il busto a destra e a sinistra per 10 volte per lato. Questo esercizio risulta essere molto utile per la flessibilità della colonna vertebrale; 
  • stretching per le caviglie: appoggia le mani a una parete, porta indietro una gamba e spingi il tallone verso il pavimento, mantenendo la posizione per 30 secondi. Ripeti il movimento per 3 volte. Questo esercizio contribuisce alla flessibilità della caviglia, migliorandone la mobilità ma anche la stabilità e alleviando la tensione sui muscoli del polpaccio, riducendo quindi il dolore e migliorando la postura;
  • mobilità dei piedi: siediti a terra e afferra le dita dei piedi, provando a tirarle delicatamente verso il petto. Esegui questo esercizio per 20 secondi su ciascun piede, per allungare la fascia plantare e di conseguenza ridurre la rigidità dei muscoli e mantenere la sensibilità e la mobilità articolare;
  • rinforzo degli arti inferiori: mettiti in piedi, sollevati sulle punte per qualche secondo e poi torna sui talloni lentamente. Ripeti la sequenza per 15 volte. Questo esercizio rafforza i polpacci e diminuisce lo stress sui nervi, rendendo i movimenti quotidiani più fluidi e controllati, per una camminata più sicura e più serena.
neuropatie periferiche sport ed esercizi utili

Alcune precauzioni essenziali prima di fare sport

Chi pratica sport e soffre di neuropatie periferiche, deve prestare particolarmente attenzione durante l’esecuzione degli esercizi, poiché si può indurre il rischio di un’ulteriore sofferenza a carico degli arti superiori o inferiori. Questo può compromettere i riflessi e l’equilibrio e rendere alcuni esercizi molto pericolosi, aumentando il rischio di infortuni.
È importante evitare situazioni di sovraccarico, causate dalla maggiore fragilità dei muscoli e dalla ridotta percezione degli stimoli esterni, perché il rischio in questo caso è quello di danneggiare ulteriormente i nervi o le articolazioni.

Pertanto, sarebbe ideale rivolgersi ad uno specialista, che sulla base della condizione del paziente, possa consigliare gli esercizi più adatti a seconda della tipologia e gravità di neuropatia.
Solo un programma personalizzato ad hoc sul paziente e supervisionato da esperti, garantisce alta efficacia ma soprattutto massima sicurezza, consentendo di ottenere tutti i benefici dell’attività fisica senza però compromettere la salute. Uno specialista, infatti, è in grado di poter indicare le migliori modalità di esecuzione degli esercizi, suggerendo eventuali precauzioni da adottare per evitare il rischio di lesioni.

Che ruolo ha il cibo nel trattamento delle neuropatie periferiche?

Una dieta sana ed equilibrata, ricca di nutrienti essenziali, contribuisce a migliorare la salute dei nervi periferici e a ridurre l’infiammazione. Il cibo infatti gioca un ruolo cruciale nel trattamento delle neuropatie periferiche, perché influenza sia la gestione dei sintomi che la progressione della patologia.

Ma quali sono questi elementi essenziali?

  • le vitamine del gruppo B, in particolare la B1 (tiamina), la B6 (piridossina) e la B12 (cobalamina), che aiutano il sistema nervoso a rimanere in salute: trasformano il cibo in energia, supportano la comunicazione tra i nervi e proteggono la loro guaina mielinica, necessaria per una corretta conduzione nervosa. Alimenti come cereali integrali, legumi, carne magra e latticini sono ottime fonti di queste vitamine;
  • gli antiossidanti, come le vitamine C ed E, che aiutano a ridurre lo stress ossidativo e contrastare i radicali liberi, molecole instabili che possono danneggiare le cellule e favorire processi infiammatori. Frutta fresca, verdura a foglia verde, noci e semi sono ricchi di antiossidanti;
  • gli acidi grassi omega-3, che possiedono proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive e aiutano a mantenere l’integrità delle membrane cellulari nervose. Questi nutrienti sono presenti in alimenti come pesci grassi come salmone e sgombro, oltre che in noci e semi di lino.

Ci sono anche alcuni alimenti il cui consumo va limitato, ad esempio gli zuccheri raffinati come lo zucchero bianco, lo zucchero di canna raffinato, lo sciroppo di glucosio/fruttosio, il destrosio ma anche alimenti processati come snack (patatine, cracker), cereali per colazione zuccherati, dolci industriali (biscotti, torte, merendine) bevande zuccherate (bibite gassate, succhi di frutta confezionati), prodotti da forno raffinati, alimenti surgelati pronti (pizza surgelata, pasti pronti) ecc. Questi alimenti infatti rischiano di aumentare l’infiammazione e peggiorare i sintomi della neuropatia.

Inoltre una dieta sana e bilanciata aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato riducendo il carico sui nervi periferici e migliorando la qualità della vita.

In alcuni casi, l’uso di integratori può essere indicato per colmare eventuali carenze nutrizionali, ma è fondamentale consultare un professionista sanitario prima di iniziare qualsiasi supplementazione.
In particolare, l’uso di attivi specifici come Citicolina, L-Acetilcarnitina e Oxadia® può essere indicato per supportare la salute del sistema nervoso periferico.

  • Citicolina: un mattoncino fondamentale per le membrane nervose che aiuta a riparare i danni, migliorando la trasmissione dei segnali. Contribuisce a rigenerare le fibre nervose, migliorando la sensibilità e riducendo i fastidi associati alle neuropatie;
  • L-Acetilcarnitina: molecola fondamentale per l’ energia cellulare, favorisce la rigenerazione dei nervi danneggiati e migliora la loro capacità di trasmettere segnali nervosi. Essa può aumentare fino a 6 volte la velocità di conduzione;
  • Oxadia®: Estratto brevettato di Gastrodia Elata, protegge i nervi. Combatte lo stress ossidativo, preserva le cellule nervose e stimola la produzione di NGF, neurotrofina essenziale per la rigenerazione nervosa. Inoltre, favorisce la formazione della mielina, permettendo al nervo di recuperare la capacità di trasmettere correttamente gli stimoli nervosi.

Neuropatie periferiche nuove cure, l’importanza della prevenzione

Negli ultimi anni, sono state svolte diverse ricerche sulla gestione delle neuropatie periferiche, che hanno portato a sviluppare approcci innovativi che hanno lo scopo di ridurre i sintomi e favorire la rigenerazione nervosa.

La prevenzione riveste un ruolo importantissimo nel ridurre il rischio che la neuropatia insorga o progredisca. È sempre consigliato monitorare costantemente le cause che espongono il paziente al rischio di neuropatie periferiche. Inoltre, come già ampiamente affrontato all’interno dell’articolo, è essenziale mantenere uno stile di vita non solo sano, ma anche attivo evitando le cattive abitudini.

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