I 10 sintomi della menopausa, quali sono i primi segnali
La menopausa è una fase fisiologica della vita della donna che coincide con la fine del periodo fertile.
Dal punto di vista biologico la menopausa è l’interruzione definitiva del ciclo mestruale e della fertilità, quando cioè le ovaie smettono di produrre estrogeni.
Gli estrogeni, principali ormoni sessuali femminili prodotti dalle ovaie, svolgono un ruolo cruciale per tutta la vita della donna. In particolare, durante l’età fertile della donna, regolano il ciclo mestruale e l’ovulazione rendendo possibile la fecondazione e la gravidanza.
Inoltre sono fondamentali per regolare molte funzioni biologiche:
- sviluppo e mantenimento delle caratteristiche femminili secondarie (ossatura, crescita delle mammelle, statura, voce, distribuzione dei peli, distribuzione del grasso);
- mantenimento di un’adeguata salute ossea: regolano il metabolismo osseo, contribuendo a mantenere la densità e la forza delle ossa;
- Idratazione ed elasticità di pelle e mucose;
- regolazione dei bioritmi dell’ipotalamo (ciclo sonno/veglia, temperatura corporea);
- regolazione del sistema limbico (tono dell’umore, irritabilità, ansia);
- mantenimento di una corretta circolazione;
- regolazione dell’infiammazione correlata a numerose malattie e rischi a lungo termine.
La mancata produzione di estrogeni coincide con il termine delle mestruazioni: un tempo maggiore o uguale a 12 mesi in assenza di ciclo si definisce come l’inizio della menopausa e in genere si verifica intorno ai 50 anni.
Di conseguenza, la diminuzione della produzione degli estrogeni che si verifica nei periodi subito precedenti all’interruzione vera e propria, può provocare alcuni disturbi e i 10 sintomi della menopausa tra cui:
- irregolarità mestruale;
- vampate di calore con conseguenti sudorazioni notturne;
- cambiamenti dell’umore;
- insonnia, perdita di densità ossea;
- secchezza vaginale;
- cambiamenti nella pelle e nei capelli;
- aumento di peso;
- leucorrea;
- riduzione della libido;
- perdita di concentrazione e deficit di memoria.
La menopausa quindi non è un evento improvviso, ma un periodo abbastanza ampio (perimenopausa) in cui avviene una graduale transizione da fertilità ad infertilità, costellato da diverse fasi: pre-menoausa, menopausa, post-menopausa.
Quali sono le fasi della menopausa e come capire in che fase ci si trova
Come precedentemente accennato, la menopausa è un percorso che comprende varie fasi, ognuna caratterizzata da specifici sintomi.
Per questo motivo, si usa il termine peri-menopausa per descrivere tutto il periodo “intorno alla menopausa” quindi quello precedente e quello successivo ad essa e può durare fino a 10 anni.
Durante la perimenopausa, il ciclo comincia ad essere irregolare, a causa dell’altalenante produzione di estrogeni, che determina la comparsa dei sintomi tipicamente descritti dalle donne come vampate di calore, sbalzi d’umore e insonnia.
La premenopausa è la fase precedente alla menopausa, dove il ciclo è ancora presente, ma si assiste alla fluttuazione degli estrogeni con conseguente irregolarità del ciclo. Questa alterazione del numero di estrogeni in circolo si riflette sulla regolazione di diversi sistemi e tessuti:
- Sistema Nervoso Centrale con alterazione del ciclo sonno /veglia; alterazione del tono dell’umore; alterazione della termoregolazione (vampate/sudorazioni); declino cognitivo
- Sistema Cardiovascolare
- Tessuti connettivi (ossa/mucose/pelle)
- Tessuto adiposo con ridistribuzione della massa grassa e acquisizione di caratteri androidi
Si tratta di un periodo di adattamento significativo, in cui molte donne cercano soluzioni per alleviare i 10 sintomi della menopausa e migliorare la qualità della loro vita.
La menopausa vera e propria, si verifica con la cessazione definitiva del ciclo mestruale, solitamente tra i 45 ei 55 anni. Questa fase può essere segnata da sintomi più intensi rispetto alla pre-menopausa, comprese vampate di calore, insonnia, secchezza vaginale e cambiamenti nell’umore.
La post-menopausa è la fase terminale del percorso, che inizia un anno dopo l’ultima mestruazione. Durante la post-menopausa, i livelli di estrogeni sono stabili al loro minimo, e molte donne sperimentano una riduzione dei sintomi rispetto alle fasi precedenti. Tuttavia, possono ancora essere presenti occasionalmente: vampate di calore, sudorazioni notturne e secchezza vaginale. In questo periodo molte donne riflettono sulle loro esperienze e cercano di mantenere uno stile di vita sano per garantire il benessere a lungo termine.
Infine c’è la fase senile, in cui scompaiono totalmente i 10 sintomi della menopausa.
I 10 sintomi della menopausa, conoscere i principali
Durante la menopausa, le donne possono trovarsi ad affrontare una serie di sintomi e disturbi fisici ed emotivi che possono influenzare significativamente la loro qualità di vita.
Ma quali sono nel dettaglio, i 10 sintomi della menopausa più comuni?
- vampate di calore: improvvisi aumenti di temperatura corporea, spesso accompagnati da sudorazione eccessiva e sensazioni di calore intensificato. Questi episodi possono verificarsi in qualsiasi momento del giorno o della notte, disturbando il sonno e causando disagio;
- insonnia e disturbi del sonno: molte donne segnalano difficoltà nell’addormentarsi o risvegli frequenti durante la notte. Questo può portare a una sensazione generale di stanchezza, sonnolenza e affaticamento durante il giorno, influenzando la qualità della vita;
- sbalzi d’umore: oscillazioni nell’umore che vanno dalla tristezza all’irritabilità, dall’ansia alla depressione, senza apparente motivo;
- secchezza vaginale: causata della diminuzione dei livelli di estrogeni, può provocare sensazioni di disagio, prurito e bruciore nella zona intima, rendendo le attività sessuali dolorose. Inoltre, può aumentare il rischio di irritazioni e infezioni vaginali;
- perdita di elasticità della pelle e dei capelli: la pelle può diventare più sottile e meno elastica, mentre i capelli possono diventare più secchi o sottili e più fragili;
- problemi di memoria e concentrazione: la nebbia mentale, la perdita di concentrazione e la perdita di memoria a breve termine possono essere comuni durante la menopausa;
- aumento di peso: la diminuzione dei livelli di estrogeni può influenzare il metabolismo e la distribuzione del grasso corporeo, portando a un accumulo di peso, in particolare a livello all’addome. Inoltre, la perdita di massa muscolare a causa della ridotta attività fisica può rallentare il metabolismo, contribuendo ulteriormente all’aumento di peso;
- riduzione della libido: la diminuzione dei livelli di estrogeni può influenzare direttamente il desiderio sessuale, riducendo la libido e la risposta sessuale. Questo può portare a una diminuzione del piacere sessuale e a una maggiore difficoltà nel raggiungere l’eccitazione;
- leucorrea: perdite bianche dovuto allo scompenso ormonale per la diminuzione di estrogeni. Questo scompenso può alterare l’ambiente vaginale e il pH intimo. In alcune circostanze, a causa di queste variazioni, la leucorrea può essere anche il risultato di infezioni o infiammazioni come candida o vaginite;
- dolori articolari: il 50% delle donne in menopausa lamenta dolori muscolari, scheletrici o articolari principalmente a livello di schiena, ginocchia, mani e spalle. L’incidenza di questi fastidi è maggiore nel periodo della premenopausa, quindi quando avvengono le prime fluttuazioni degli estrogeni. Il dolore è principalmente determinato dall’infiammazione di basso grado a carico di tutti i tessuti, causata della progressiva scomparsa degli estrogeni. Questa condizione, come le altre, richiede un intervento tempestivo e specifico, per evitare il peggioramento dei dolori articolari.
Oltre ai 10 sintomi della menopausa, è fondamentale ricordare come l’infiammazione può lavorare in modo silente (low grade inflammation) e provocare conseguenze che potranno essere riconoscibili, e non reversibili, solo a distanza di anni. Tra questi, un’altra condizione associata alla menopausa è la perdita di massa ossea, che non provoca sintomi a breve termine, ma con il tempo può portare ad osteoporosi e aumentato rischio di fratture ossee.
Riconoscere e affrontare i 10 sintomi della menopausa è essenziale per poterla gestire al meglio e mantenere una buona qualità della vita durante questa importante e fisiologica fase di transizione.
La durata della menopausa: capire il proprio corpo
La durata dei 10 sintomi della menopausa può variare notevolmente, con un range significativo tra i sette anni e i quattordici anni in alcuni casi.
La menopausa, in genere, si verifica tra i 45 e i 55 anni, ma le sue manifestazioni possono variare drasticamente da persona a persona. Questa diversità dipende da molteplici fattori, tra cui lo stile di vita, l’età, e l’etnia della persona coinvolta.
Durante questo periodo, come abbiamo già visto, il corpo attraversa una serie di cambiamenti ormonali che possono provocare una vasta gamma di disturbi fisici ed emotivi.
Comprendere la durata e gli impatti di questo periodo è fondamentale per ogni donna che desideri sviluppare una connessione più profonda con il proprio corpo e prendersi cura della propria salute in modo efficace, evitando di affrontare questa condizione del tutto naturale con passività e sconforto.
I diversi approcci alla gestione alla menopausa
È cruciale comprendere correttamente questa fase di transizione della vita della donna, al fine di gestirla al meglio grazie al supporto dei professionisti medici.
Si parte sempre dall’anamnesi che comprende l’analisi dei sintomi riferiti dalla paziente, e da una visita ginecologica completa, che comprende un’ecografia transvaginale. Durante questa visita, il medico valuta quali tra i 10 sintomi della menopausa sono riportati dalla paziente e raccoglie informazioni sulla sua storia clinica. L’ecografia transvaginale consente di esaminare la morfologia e lo stato di salute degli organi genitali interni, identificando eventuali cambiamenti o anomalie nelle ovaie e nell’utero. Successivamente, per una diagnosi più precisa, vengono spesso eseguiti esami del sangue per valutare i livelli ormonali, tra cui gli estrogeni e l’ormone follicolo-stimolante (FSH).
Recentemente, è stato sviluppato un esame del sangue altamente sensibile per misurare con precisione la concentrazione dell’ormone AMH (Anti-Mullerian Hormone), fondamentale per valutare la riserva ovarica e prevedere l’età in cui potrebbe insorgere la menopausa. Questi esami approfonditi forniscono una visione dettagliata dello stato ormonale e aiutano lo specialista ginecologo nella valutazione della fase in cui si trova la donna.
I 10 sintomi della menopausa: quando non vanno ignorati e bisogna rivolgersi al proprio ginecologo
Alcuni tra i 10 sintomi della menopausa possono essere gestiti attraverso cambiamenti nello stile di vita e terapie mediche meno invasive, altri invece, richiedono l’attenzione immediata di un medico specializzato. Primo tra tutti, un sanguinamento vaginale insolito dopo la menopausa; durante la menopausa infatti, possono verificarsi lievi sanguinamenti vaginali noti come “spotting”. Queste manifestazioni, sebbene spesso benigni, devono essere attenzionati da parte del medico per escludere eventuali patologie più serie come il cancro all’utero.
Pertanto, è essenziale consultare un ginecologo per una valutazione accurata della situazione e per ricevere consigli circa i migliori approcci di trattamento e prevenzione disponibili.
Allo stesso modo, se le vampate di calore diventano invalidanti e persistenti, è consigliabile consultare un ginecologo per escludere altre condizioni mediche ad esempio disfunzioni della tiroide o altri squilibri ormonali che possono manifestarsi con sintomi simili a quelli sopra descritti.
Anche la secchezza vaginale non è un aspetto trascurabile e potrebbe richiedere una valutazione medica più approfondita per escludere complicazioni o per intervenire adeguatamente per la risoluzione del sintomo.
Infine, anche i problemi di memoria e perdita di attenzione, richiedono l’attenzione di uno specialista. A maggior ragione se questi ultimi, influenzano significativamente la qualità della vita al fine di escludere rischi di patologie gravi e per ricevere, anche in questo caso, il trattamento adeguato.
Strategie quotidiane per mitigare i fastidi dovuti ai 10 sintomi della menopausa
Esistono diverse strategie quotidiane per vivere il periodo della menopausa più serenamente. Piccoli accorgimenti e modifiche nello stile di vita come:
- fare esercizio fisico regolare per mantenere la densità ossea, migliorare l’umore e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari;
- attuare tecniche di rilassamento come lo yoga, la meditazione e la respirazione profonda per aiutare la gestione dello stress e migliorare il sonno, riducendo così l’incidenza di vampate di calore e sbalzi d’umore;
- seguire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, per favorire il controllo del peso e un buon transito intestinale;
- seguire una routine serale rilassante e creare un ambiente di sonno confortevole;
- usare di abiti leggeri per gestire le vampate di calore e le sudorazioni notturne;
- applicare creme idratanti per la secchezza vaginale e utilizzare lubrificanti durante i rapporti sessuali per ridurre l’irritazione e il dolore.
In aggiunta a queste strategie, molte donne trovano beneficio dall’uso di integratori alimentari specifici per la gestione di specifici sintomi della menopausa.
Uno studio su 86 donne in perimenopausa1 ha dimostrato che un estratto di zafferano standardizzato al 3.5% di Lepticrosalides®, contenente molecole bioattive dello zafferano, riduce i sintomi della menopausa: il gruppo trattato con questo estratto, ha mostrato una significativa riduzione di vampate e sudorazioni già dopo le prime 4 settimane di somministrazione rispetto al placebo, insieme a una diminuzione dei sintomi psicologici.
Inoltre, integratori a base di equiseto, possono migliorare la salute di unghie e capelli e favorire la salute dei tessuti connettivi e della pelle grazie alla ricca presenza di sicilio2.
Infine, anche la palmitoiletanolamide (PEA) può essere un ottimo alleato in menopausa. La PEA, molecola prodotta dal nostro organismo quando necessaria, prolunga l’attività degli endocannabinoidi endogeni, contribuendo alla modulazione del dolore3.
3. Rankin. L et al. 2020 – The Basal Pharmacology of Palmitoylethanolamide. Int. J. Mol. Sci.
4. Watt F.E. 2019 – Impact of menopause and ageing on joint. Maturitas.