Consigli colon irritabile, prima identifichiamone i sintomi
La sindrome del colon irritabile (Irritable Bowel Sydrome – IBS) colpisce circa 1 persona su 10 nel mondo e altera in modo importante la qualità della vita di chi ne soffre. La fisiopatologia dell’IBS è complessa perché entrano in gioco svariati fattori come la predisposizione genetica, la dieta e il microbiota intestinale che possono concorrere all’insorgere della patologia1.
I sintomi più comuni sono il dolore, il gonfiore, la distensione addominale, che possono accompagnarsi a stipsi e/o diarrea.
3 validi consigli in caso di colon irritabile
Il primo approccio alla patologia è sempre la modificazione della dieta che può dare un miglioramento della gravità dei sintomi correlati all’IBS. Ma in che modo possiamo intervenire sulla nostra alimentazione? In generale bisognerebbe:
- mangiare cibi ricchi di fibre;
- ridurre il consumo degli alimenti contenenti glutine;
- seguire una “low FODMAP diet” personalizzata.
FIBRE
Introdurre le fibre nella propria dieta è un valido aiuto per migliorare la costipazione che può presentarsi nell’IBS. In caso di IBS, si consiglia l’assunzione delle fibre solubili perché, a differenza di quelle insolubili, non subiscono fermentazione. In ogni caso, la loro introduzione nella dieta deve essere graduale e a piccole dosi per dare il tempo all’intestino di abituarsi alla loro digestione
GLUTINE
I cibi che contengono glutine includono il frumento e i derivati (pane, pasta, dolci) e altri cibi processati che contengono glutine tra gli ingredienti. Questi alimenti possono provocare un peggioramento della sintomatologia tipica dell’IBS.
DIETA LOW FODMAP
Molti pazienti trovano giovamento riducendo la quantità di sostanze fermentabili o FODMAPs (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli). Questi zuccheri, di cui fanno parte fruttani, lattosio, fruttosio e sorbitolo, provocano la produzione di gas con conseguente meteorismo e dolore addominale. Di seguito alcuni tra i cibi da evitare: derivati del frumento, legumi, latte e latticini, alcuni frutti (pere, ciliegie, albicocche, fichi) e anche alcune verdure e ortaggi (cicoria, asparagi, broccoli, peperoni). L’approccio “low FODMAP diet” è sostenuto da una valida letteratura scientifica che documenta una riduzione significativa del dolore e del gonfiore addominale2.
- Christopher J. Black et al. Global burden of irritable bowel syndrome: trends, predictions and risk factors. (2020)
- Altobelli E. et al. Low-FODMAP Diet Improves Irritable Bowel Syndrome Symptoms: A Meta-Analysi. (2017)